La comparsa delle case in legno in Italia risale alla fine degli anni 90, momento in cui l’edilizia era in una fase di forte crescita ed i prezzi delle costruzioni tradizionali avevano subito una notevole impennata.
In questo particolare periodo le case in legno potevano risultare più economiche e da qui la comune convinzione che il loro prezzo sia inferiore a quello dell’edilizia tradizionale. In realtà una costruzione in legno sia per il maggior costo della materia prima, che deve essere di prima qualità e certificata, sia per la tecnologia con la quale viene realizzata, sia per i maggiori costi di progettazione esecutiva per la produzione, ha un prezzo che può risultare superiore tra il 5 ed il 10% rispetto ad una costruzione tradizionale di media qualità. Il maggiore investimento è tuttavia ampiamente ricompensato dai vantaggi che ne derivano.
Va considerato quindi, che a fronte di un prezzo basso ci sono sempre valide motivazioni come la scarsa qualità dei materiali, una progettazione esecutiva non ottimale che comporta inevitabili adattamenti e modifiche in cantiere e, non ultima, una scarsa qualità esecutiva che può provocare problemi nel tempo.